lunedì 30 novembre 2015

Storia della fotografia

Prima dell'invenzione della fotografia, c'erano vari modi per riuscire a rappresentare la realtà, meravigliare, stupire gli spettatori: il teatro d'ombre, la lanterna magica, la fantasmagoria, le scatole ottiche, il poliorama,il panorama, il diorama.

teatro d'ombre
fantasmagoria
La fotografia ha una lunga storia. Tutto partì nel 1826, quando Niepce realizzò la prima fotografia, di un positivo su una lastra di metallo. La perfezionò Daguerre, riuscendo a realizzare un' immagine molto nitida, il dagherrotipo. Anche Talbolt riuscì a realizzare prime immagini della realtà usando la carta, il calotipo, poi alla pellicola fino ad arrivare ai giorni nostri. 
La fotografia fu un'invenzione molto importante perché permise alle persone di riprodurre la realtà senza la mano dell'uomo.

prima fotografia

lunedì 23 novembre 2015

Il pittogramma

Il pittogramma è un disegno o simbolo stilizzato, realizzato con uno o più colori, molto semplice,riconoscibile, immediato, che viene convenzionalmente assunto come segnale. Si usa per esempio nelle insegne, nelle segnalazioni stradali, nelle icone dei computer, ecc...
Abbiamo realizzato il nostro disegno pensando inizialmente ad uno sport, dopodiché abbiamo disegnato uno schizzo molto stilizzato della nostra idea su un foglio. Per crearlo abbiamo usato Illustrator. Il simbolo che abbiamo ottenuto è semplice, formato soltanto da 3 linee e un' ellisse.

ginnastica artistica

lunedì 16 novembre 2015

Il fotomontaggio

Abbiamo realizzato un fotomontaggio ispirandoci alla pubblicità realizzata dalla agenzia di Armando Testa  per Esselunga, "Famosi  per la qualità". Inizialmente abbiamo pensato a delle associazioni da fare con degli alimenti e personaggi famosi, fatto questo abbiamo preso alcune caratteristiche del personaggio e le abbiamo unite all'alimento. Da questo è risultato Jerry Biscotti. 

Questi sono alcuni esempi di fotomontaggi realizzati dall'agenzia di Armando Testa:

Questo è il mio progetto

lunedì 9 novembre 2015

Il foro stenopeico

L'immagine che abbiamo realizzato l'abbiamo prodotta con una camera oscura, un contenitore a tenuta di luce, con un piccolo foro su un lato chiamato foro stenopeico.  All'interno sull'altro lato, abbiano messo un foglio di carta fotosensibile.
Il foro presente sul lato permette l'ingresso al suo interno di un fascio luminoso che viene proiettato sulla parete opposta, dove appare l'immagine dell'ambiente esterno. Quest'ultima è capovolta e invertita. In questo modo riusciamo a realizzare una fotografia. Con l'impiego della carta fotosensibile su cui sono presenti  i sali d'argento,  l'immagine proiettata all'interno della camera oscura viene catturata, dopo averla direzionata verso la luce per un certo tempo di esposizione. Dopo alcuni tentativi siamo riusciti ad ottenere un' immagine con una giusta luce esponendo il foglio per 35 secondi. Dopodiché in laboratorio abbiamo tolto la foto dal contenitore, l'immagine che vediamo è latente.
Abbiamo sottoposto poi il foglio di carta fotosensibile al trattamento dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Otteniamo così un negativo della realtà inquadrata, con i toni invertiti. Le zone che nella realtà avevano  più luce nella foto saranno più scure e viceversa.
per ottenere un positivo abbiamo messo a contatto il nostro negativo con un foglio di carta fotosensibile ed esponendo il tutto alla luce per 5 secondi. Dopodiché abbiamo sottoposto il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.

negativo

positivo

backstage

martedì 3 novembre 2015

Il fotogramma

L'immagine che ho realizzato è un fotogramma. L'ho creata con la tecnica off-camera, (senza macchina fotografica).
Abbiamo lavorato in camera oscura per evitare che i sali presenti sulla carta fotosensibile non si annerissero. Abbiamo disposto degli oggetti sulla carta e poi abbiamo disposto il tutto sotto la luce per un secondo.
Dopodiché, abbiamo messo l'immagine nello sviluppo, che permette di vedere l'annerimento dei sali d'argento nelle zone che sono state colpite dalla luce. Invece nelle zone che erano coperte dagli oggetti l'azione dello sviluppo è nulla.
Poi l'abbiamo immersa nell'arresto, che ha la funzione di bloccare l'annerimento della carta.
Infine viene messa nel fissaggio. Scioglie i sali d'argento che sono ancora presenti sulla foto nella parte dell'immagine coperta dagli oggetti che non ha preso luce.  Così con il tempo e l'esposizione alla luce queste zone non si anneriranno. L'immagine rimane inalterabile.
Quindi la fotografia che vediamo è un'impronta bianca su uno sfondo nero.
Abbiamo fatto questa esperienza per comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica: la fotosensibilità dei sali d'argento.

"ricordi in mille pezzi"